Mi sono avvicinato al mondo del culturismo a soli 15 anni, sono entrato in una palestra di pesi esattamente il 10 Settembre 1982 non per passione, ma per necessità. Ero alto 1 metro e 81 cm e pesavo solo 63 kg. Così il medico di famiglia suggerì a mia madre di iscrivermi al BodyBuilding. Capii dopo una settimana, che non avrei lasciato più la pratica di questo sport per tutta la mia vita . . . e così è stato. Quando mia madre capì, cercò in ogni modo di ostacolarmi dal proseguire, ma con ogni mezzo la ingannai, fin quando appena 18enne, da solo in palestra una sera d’estate, di fronte allo specchio piansi quando per la prima volta mi vidi a torso nudo. Il BodyBuilding ha accompagnato ogni momento della mia vita, ovunque sono stato (lavoro anche fuori Italia), in ogni fase familiare e lavorativa, ho dato alla palestra lo spazio nel quale letteralmente ho portato quel corpo nel quale vivo, come abitudine. Una normalità che con il passare degli anni capisci l’importanza che assume nella propria vita, quando nei decenni vedi fisicamente la differenza fra te e quelli della tua stessa generazione, come due aerei che partono insieme dalla stessa pista . . . ma con una differenza millimetrica nel decollo. Dopo miglia e miglia, il loro divario è abissale. Non mi attribuisco nessun merito, a parte la tenacia, la costanza. Non mi definisco un culturista perchè non lo sono, svolgo tutt’altro lavoro, non ho mai gareggiato, mai partecipato a fiere del culturismo, nè mai assistito ad una esibizione di quest’ultima. In 42 anni di frequenza di palestre, sin dall’adolescenza ho avuto la fortuna di essere seguito fin dai primi passi da persone professioniste e biologi, che mi hanno trasmesso le nozioni fondamentali che sono i pilastri fondanti sulle quali poggia non solo il BodyBuilding, ma lo sport in generale in ogni sua manifestazione. Ho sempre ascoltato con interesse negli anni le persone conosciute in ogni luogo, in ogni ambito: infermieri, medici, biologi, professori, imprenditori, gente comune . . . e da tutti ho fatto tesoro di qualche particolare, di qualche tassello che ho acquisito per arrivare ad avere oggi un quadro d’insieme chiaro e completo. Ho imparato molto da ogni situazione negativa che ho visto con i miei occhi nel corso dei decenni attraverso altre persone . . . infortuni, traumi, infiammazioni, depressioni, svogliatezza, entusiasmi, delusioni, sviluppo di patologie lievi o gravi, interventi chirurgici, riprese di allenamento di chi aveva lasciato, stop forzati, qualcuno è morto e fra loro un mio amico di adolescenza . . . e da ognuna di loro, analizzandoli con calma, ho tratto le mie conclusioni. Ho capito perchè sono arrivato dopo 42 anni ad allenarmi costantemente, ininterrottamente e soprattutto continuo con le stesse emozioni di quando ero giovane, e su tutte regna il fatto che ancora oggi, a me di culturismo non importa nulla, ancora oggi come segno di amore, porto il corpo nel quale vivo in palestra, come farebbe qualsiasi buona mamma con il proprio neonato quando se ne prende cura. Non ho mai subito un trauma, un infortunio, un intervento chirurgico, non ho nessun tipo di patologia, alle soglie dei sessant’anni, i miei organi interni funzionano regolarmente e sono nella perfetta norma. Non so cosa mi riservi il futuro, ma so per certo come sarà il mio oggi, e nelle cose di cui occuparmi, c’è anche il mio corpo, del quale ho cura, accudisco e soprattutto amo..